Premessa
L’Archivio storico del Comune di Monselice custodisce i documenti d’archivio, di proprietà comunale, compresi tra il 1204 e il 1960. La parte più antica dell’archivio comunale è andata perduta quasi sicuramente a causa di un incendio avvenuto nel 1510 che ha distrutto la cancelleria civica. Risulta infatti mancante a Monselice la documentazione relativa al periodo comunale (1157) e quella prodotta in epoca Carrarese; quella rimasta è conservata quasi esclusivamente presso gli archivi di stato di Padova e di Venezia. L’ordinamento è iniziato nel 1990 con un finanziamento straordinario della Regione Veneto grazie al quale è stato schedato il materiale antico.
L’ordinamento e l’inventariazione è stato affidato a ditte specializzate in possesso della necessaria abilitazione e in ogni caso sotto il diretto controllo della Soprintendenza archivistica del Veneto. Il primo approccio è stato fatto dal laureando Renato Ponzin con una bella tesi di laurea che ha esplorato tutto il materiale antico. Successivamente diverse ditte hanno operato nell’archivio storico di Monselice, nell’ordine: Codess di Venezia ; lo storico Mauro Vigato; ditta Scripta di Padova; l’archivista Marco Maffei e infine la ditta Maggi di Rovigo. Su consiglio della Soprintendenza archivistica tutti i dati sono stati trasferiti e gestiti dal software “Sesamo”, consultabile in biblioteca comunale. Complessivamente sono state ordinate ed inventariate quasi 2000 faldoni e 500 registi che sono a disposizione del pubblico per la consultazione.
L’archivio storico era custodito presso le soffitte della scuola elementare Vittorio Emanuele. Per effettuare l’ordinamento, il materiale è stato trasferito in due stanze del palazzo Ca’ Emo, poi in Villa Pisani a Monselice. Ora è stato spostato in zona industriale in attesa di una sistemazione definitiva. Naturalmente l’edificio è stato dotato di un sofisticato sistema antincendio per prevenire danneggiamenti al materiale storico. A questo proposito è bene precisare che la soffitta della scuola Vittorio Emanuele, attrezzata negli anni ’40 del secolo scorso per contenere l’archivio, recava ancora le scritte che indicavano la disposizione delle buste, segno dell’attenzione e della cura che l’archivista di quel tempo, Masetti, aveva riservato nella sistemazione delle buste. Il podestà Annibale Mazzarolli è stato premiato per la buona organizzazione dell’archivio.
Numerose sono state le problematiche emerse durante il lavoro di ordinamento causate soprattutto dalla costituzione nel secolo scorso di serie indipendenti o da fascicoli specifici che non sono stati inseriti nel titolario ufficiale del comune. Per questo motivo sono stati inserite delle voci specifiche nella struttura generale. In ogni caso al completamento del lavoro di ordinamento si procederà ad ulteriori accorpamenti, senza però alterare in modo artificiale la costituzione delle buste.
COSTITUZIONE DI UN ‘CENTRO DI DOCUMENTAZIONE STORICA’
Nel 2009 l’Assessorato alla Cultura ha avviato un progetto di razionalizzazione, valorizzazione e conservazione del patrimonio documentario antico costituto dal fondo librario del Gabinetto di Lettura e dall’Archivio storico. Il materiale antico era custodito al secondo piano della Loggetta, nei locali dell’ex asilo infantile e presso villa Pisani, ma già da alcuni anni era emersa la necessità di riunire in un unico luogo le testimonianze documentarie passate per garantirne, tra l’altro, lo studio e la fruizione pubblica. I nuovi spazi furono individuati nell’edificio ubicato in Zona Industriale, della società PEEM.
Non si è trattato di un semplice spostamento di documenti, ma il Consiglio Comunale ha deliberato l’istituzione di un “Centro di documentazione sulla storia monselicense” con l’intento di salvaguardare la cultura della Bassa padovana e le tracce della storia contadina, artigiana, industriale e ambientale monselicense ancora reperibili sul territorio.
Il Centro di documentazione vuole quindi essere il luogo in cui il patrimonio locale viene raccolto, ordinato, conservato e messo a disposizione della comunità, nella consapevolezza che in un periodo come quello attuale caratterizzato da grandi e frequenti mutamenti sociali, produttivi e urbanistici, sia importante conservare e valorizzare la memoria collettiva nella speranza che il passato possa aiutarci a costruire un futuro migliore.

Compiti del Centro Oltre alla conservazione, il Centro realizza ricerche finalizzate alla raccolta e digitalizzazione informatica di tutti quei documenti (manoscritti, dattiloscritti, fotografie, tesi di laurea, filmati, cartoline o manifesti) che contengono informazioni su istituzioni, persone, eventi passati e presenti della vita e della realtà locali allo scopo di valorizzare e promuovere la conoscenza della cultura veneta.
Auletta didattica
Il Centro è dotato di uno spazio didattico nel quale vengono realizzati dei laboratori per gli studenti sulla storia del libro e sulla documentazione contenuta nell’archivio storico. Per le scolaresche, qualora vogliano avvicinarsi al piccolo tesoro culturale della comunità, sono previsti particolari percorsi educativi nella prospettiva di spingerli a incrementare i fondi documentari con le loro ricerche.

Materiali documentari conservati
La storia di Monselice copre un arco temporale di circa sei millenni. Molte testimonianze sono conservate nei musei o negli archivi italiani, ma diverse sono rimaste sul nostro territorio: lapidi, dipinti, pergamene, codici miniati, libri antichi e moderni, testimonianze orali e migliaia di documenti amministrativi che abbiamo il dovere di conservare e far conoscere alle giovani generazioni. Nella nuova sede tutto il posseduto è stato suddiviso in due grandi sezioni: 1) patrimonio librario (1480 – 1960), 2) archivio storico (1204-1960),
Dépliant riassuntivo https://www.monseliceantica.it/archivio/wp-content/uploads/2022/04/Folder-x-web.pdf
Il lavoro è stato coordinato dall’allora direttore della biblioteca di Monselice Flaviano Rossetto.