Gabinetto di Lettura di Monselice (1857-1939)
Manoscritti e Codici Miniati
Il Gabinetto di lettura ha ereditato dalla soppressione dei monasteri locali – in particolare dal Convento di San Giacomo – un cospicuo fondo librario (circa 10.000 volumi), tra questi alcuni manoscritti e codici miniati. Utile lo studio effettuato dal prof. Silvio Bernardinello, pubblicato nel poderoso volume sulla storia di Monselice curato dal prof. Antonio Rigon dal titolo I CODICI DELLA COLLEGIATA DI SANTA GIUSTINA PRESSO LA CAPITOLARE DI PADOVA il testo nel link [ vai…]
I manoscritti sono anche inseriti nel portale ‘Nuova biblioteca Manoscritta’ grazie alla collaborazione di Cristina Zanardi che si è occupata di conservazione, tutela, valorizzazione e catalogazione dei manoscritti dei Frati Minori della provincia Veneta di Sant’Antonio, svolgendo inoltre il ruolo di responsabile dei progetti di restauro e dei Coralli francescani. Nell’ambito di questa attività ha curato l’allestimento di numerose esposizione di materiale librario manoscritto dell’Ordine e quelli di Monselice.
Utile il portale regionale e le notizie (non ancora complete) inserite sui nostri codici (purtroppo il codice n.10017 deve intendersi con il numero 10 014 https://nbm.regione.veneto.it/BCMPd.html?language=IT
L’elenco dei volumi posseduti dalla biblioteca di Monselice nel link [ clicca qui…]
La biblioteca di Monselice possiede alla data del 1/1/2021: n. 3 codici miniati e n. 5 manoscritti |
Bozza, Tamara
Il Graduale e il Salterio-Innario della Biblioteca comunale di Monselice codice n. 10014
Monselice, Biblioteca comunale, (N. 5773) 75
1895-1910 · cart., guardie cartacee · cc. 1 + 96 + 1 · mm 304×222 (c. 4).
Scrittura e mani: unica mano, scrittura corsiva.
Sigilli e timbri: cc. 1r, 6, 56, Iv guardia posteriore “Biblioteca Comunale di Monselice”; 1r “Cav. Uff. G. Viganò A<…> Monselice”.
Stato di conservazione: discreto, carta ed inchiostro lievemente acidi, macchie di origine chimica, prima carta di guardia strappata; legatura molto rovinata lungo il dorso e i tagli dei piatti, presenta strappi e abrasioni.
Legatura: 1895-1910 (veneta); assi in cartone; dorso in pelle, piatti in carta marmorizzata marrone; decorazione della coperta: in oro.
Possessore: Viganò, Francesco Giuseppe <m. 1922> (Carturan, Memorie, 60).
Antiche segnature: c. 1r (N. 5773) 75.
cc. 1r-96v
Titolo presente: Mentore della gioventù, ossia Trattenimento scientifico – morale (c. Ir).
Testo inc. Grandezza di Dio. Poichè possiate sperare profitto (c. 1r), expl. Il ghiotto e il fin parenti de la Mosca… (c. 93r).
Osservazioni: Indice inc.: Grandezza di Dio pag. 1 (c. 93v) expl.: La Mosca leccarda. p. 185 (c. 96v).
Bibliografia non a stampa: E. Veronese, Storia del Gabinetto di lettura di Monselice 1857-1939, tesi di laurea, Università Ca’ Foscari Venezia, anno accademico 2012-2013, 163.
Fonti: C. Carturan, Memorie di storia monselicense dall’unificazione alla Seconda Guerra Mondiale, a cura di Flaviano Rossetto, Monselice 1990.
Fondo: Manoscritti.
Lingue: Italiano (cc. 1r-96v).
Codici di contenuto: opera di svago.
Catalogazione: Maria Cristina Zanardi.
Data creazione scheda: 1 novembre 2008.
Data ultima modifica: 4 maggio 2022.
Monselice, Biblioteca comunale, 5829
1801-1810 · cart., guardie cartacee · cc. 1 + 114 · mm 284×200 (c. 4).
Scrittura e mani: un’unica mano corsiva.
Sigilli e timbri: cc. 1r, 114r, 144r Biblioteca Comunale di Monselice.
Stato di conservazione: buono; carta e inchiostro lievemente acidi, tagli imbruniti.
Legatura: 1801-1810 (veneta); assi in cartone; metà dei piatti è in carta marmorizzata verde e nocciola..
Storia: sulla verso della sguardia anteriore nota di possesso: “Ex Libris Bianchi Buggiani Hjacinti”.
Possessore: Bianchi Buggiani, Giacinto <sec. 19.>; Bianchi Buggiani Hjacinti.
cc. 1r-144r
Autore: Trivellato, Marcantonio <1688-1773> (Ferrari, 668).
Titolo presente: De locis Theologicis (c. 1r).
Testo inc. Cum celebrat illam dubbi sententia (c. 1r), expl. Jacobi, et Christi, et apud Matheum, et apud Lucam (c. 144r).
Osservazioni: cc. 1r-2v Index.
Bianca c. 144v.
Fonti: L. Ferrari, Onomasticon. Repertorio biobibliografico degli scrittori italiani dal 1501 al 1850, Milano 1947.
Fondo: Manoscritti.
Lingue: Latino (cc. 1r-144r).
Codici di contenuto: altro.
Catalogazione: Maria Cristina Zanardi.
Data creazione scheda: 1 novembre 2008.
Data ultima modifica: 2 settembre 2011.
Monselice, Biblioteca comunale, 10015 ( codice miniato)
1697-10-13 (c. 164v) · membr., le prime tre cartacee, la terza pergamenacea sia anteriore che posteriore · cc. 4 + 264 + 4 (cartulazione: originale 1-264) · mm 520×380 (c. 2).
Scrittura e mani: Girolamo Carrari da Feltre in gotica corale; note al testo: Mano A: c. 40r scrittura corsiva; Mano B: c. 93r scrittura corsiva; Mano C: c. 1r scrittura corsiva.
Sigilli e timbri: timbro Biblioteca Comunale di Monselice cc. 1r, 4r guardia anteriore, 1r, 11r, 264v, 4r guardia posteriore.
Stato di conservazione: buono: carte rifilate, rifascicolato presso il Laboratorio restauro del libro e legatoria Abbazia di Santa Giustina <Padova>, le guardie pergamenacee facevano parte delle sguardie originali; sostituiti i ferri della legatura.
Decorazione: 1697-10-13; iniziali: semplici, filigranate, ornate, a penna e/o a pennello; pagine: 16 ornate (cc. 1v, 5r, 22v, 40v, 42r, 47r, 53r, 58r, 63v, 66v, 70r, 74r, 78r, 149r, 153v, 158r), a penna e/o a pennello.
Notazione musicale: cc. 1r-164v, quadrata, note di colore marrone, righi di colore rosso (tetragramma c. 116v mm 380×270×40).
Legatura: 1697 (veneta); assi in legno; coperta in pelle; solo piatto anteriore: cornice esterna con fiori e ricci, fiorellino con foglie, fiori in vaso, san francesco riceve dalla croce le stimmate, due linee si incrociano a X con fiorellino e foglie, all’interno un quadro con fiori in vaso, e fiore; sul piatto posteriore due asticelle di legno poste verticalmente; restauro: la pelle originale è stata incollata sopra alla nuova, le sguardie e le prime guardie aggiunte con il restauro negli anni 1980 circa presso il Laboratorio restauro del libro e legatoria Abbazia di Santa Giustina <Padova> etichetta sguardia posteriore.
Storia: il corale era destinato al convento “Sancti Caroli Ministrum Patrum reformatorum Patavino Choro” (c. 1r), dove era ministro Provinciale padre Conti Egidio da Mel, fu eletto a Conegliano nel 1668, fu visitatore generale, consultatore del Santo Ufficio, scrittore della storia della provincia; a c. 264v “Primo huic Tomo ferialis Antiphonarii primordium dedi Erae Anno Christianae 1667. Die 28. Junii. et annuente ultimo fine, finem posui. die trigesima Octobris eiusdem Anni.”.
Copista: Carrari, Girolamo <1614-1676> (Necrologio, 2, 253).
Altra relazione di D.E.: Conti, Egidio <1615-1690> (Necrologio, 1, 44).
Possessore: Convento dei Padri Riformati di S. Carlo <Padova> (Francescani nel Veneto, 101).
Restauratore: Laboratorio di restauro dell’Abbazia di Santa Giustina <Padova>.
Antiche segnature: 34, 10015.
cc. 1r-264v
Autore: Chiesa cattolica (ACOLIT, 1, 133).
Titolo presente: Tomus Primus Antiphonarii Ferialis à Dominica prima Adventus ad Resurrectionis usque digestus, Sancti Caroli Ministrum Patrum reformatorum Patavino Choro inserviens iussu A. R. P. Egidii à Melo Lectori Concionatoris Generalis, ac Ministri Provincialis Industria, ac labore F. Hieronymi à Feltria Anno sexcentesimo sexsagesimo septimo supra millesimum. Die trigesima Octobris (c. 1r).
Titolo identificato: Antiphonarium feriale.
Testo inc. Ecce nomen Domini venit de longiquo, et claritas (c. 1v).
Testo expl. et dedit illi nomen, quod est super omne nomen (c. 264v).
Fonti: Fontes rerum austriacarum. Scriptores, Wien 1855-.
U. Vicentini, Necrologio dei Frati minori della Provincia veneta di s. Antonio di Padova, Venezia 1954-1955.
I francescani nel Veneto, Vicenza 1982.
ACOLIT, 1, Bibbia, Chiesa cattolica, Curia romana, Stato pontificio, Vaticano, papi e antipapi, Milano 1998.
Fondo: Corali.
Lingue: Latino (cc. 1r-264v).
Soggetto: Antifonari.
Codici di contenuto: libri liturgici.
Catalogazione: Maria Cristina Zanardi.
Data creazione scheda: 19 luglio 2006.
Data ultima modifica: 5 novembre 2017.
Monselice, Biblioteca comunale, 10016 (codice miniato)
1501-1525 · membr., le sguardie sono a metà piatto; guardia anteriore e posteriore cartacea · cc. 2 + 198 + 2 (segnacoli incollati a 31r, 41v, 44r, 55rv, 80v, 94v, 95r, 117rv, 121rv, 138rv, 145rv; cartulazione: posteriore, rifilata in quasi tutte le carte; a matita 1-198, ripetuto due volte 82) · mm 550×384 (c. 1).
Fascicolazione: 1-17 quinioni 18-19 quaternioni, 20-21 ternioni.
Foratura: lungo le due linee esterne che racchiudono lo specchio di scrittura è stato usato un punteruolo a sezione allungata, a fascicolo chiuso.
Rigatura: inchiostro marrone 15 righe.
Specchio rigato: mm 443×274.
Richiami: Derolez 12.1, tranne nei fascicoli 19 e 20, sempre sul lato carne.
Scrittura e mani: unica mano che usa la scrittura gotica corale; Aggiunte al testo: Mano A: cc. 26r, 52r, 76r, 103v, 110v, 111r, 139r, 176v, 193v scrittura gotica corale; Mano B: c. 16r scrittura gotica corale; Mano C: c. 58v scrittura gotica corale; Mano D: cc. 16r, 120r, 180r, 187r, 188r, 191r-v, 192r fettuccia di carta sostituisce il testo originale, scrittura gotica corale; Note al testo c. 30v e 79v scrittura corsiva; una mano ha ritoccato le lettere sbiadite.
Sigilli e timbri: foglio 2v guardia anteriore 3 timbri del “Gabinetto di lettura di Monselice” così sul piatto anteriore 3 timbri uno del “Gabinetto di lettura di Monselice”, 2 ovali della “Biblioteca Comunale di Monselice”; 2v guardia posteriore 1 timbro della “Biblioteca Comunale di Monselice Nr 10016”.
Stato di conservazione: discreto: l’inchiostro acido ha perforato in alcuni punti la pergamena, l’oro delle miniature su tratti è caduto, colori sfumati in numerosi punti fissandosi sulla carta a fronte; dopo l’ultimo restauro nel 1986 presso la ditta Paolo Ferraris di Torino sono stati messi dei fogli volanti in carta giapponese; le carte più danneggiate sono: 11v, 26r, 176v, 185v, 186r, 186v, 187v, 191v; alcune tarlature sulla legatura e sulle prime carte.
Decorazione: 1501-1525; iniziali: semplici, filigranate, ornate, a penna e/o a pennello; pagine: 100 ornate (cc. 1r, 3v, 4v, 5v, 7r, 10r, 11v, 13r, 18v19v, 23v26r, 28r, 29r, 30v, 31v, 33v, 36r, 37v, 39r, 41r, 43v, 44v, 45v, 46v, 49v, 51r, 52v, 53r, 55r-v, 57r, 59v, 61r, 62r-v, 65v, 67r-v, 69r, 70r, 72r, 76v, 78r, 79v, 80v, 84v, 87v, 89v, 92r, 95r, 96r, 97r, 99r, 107r, 109r, 111r, 113r, 116r, 117r, 119v, 120r, 122r), 5 illustrate (cc. 1v, 32r, 56v, 81r, 117v), a penna e/o a pennello, 123r, 124v, 126v, 127r, 129r, 134v, 137r, 138v, 140r, 141v, 144v, 145v, 146r, 147r, 148r-v, 150r, 152v, 155r, 158v, 162v, 167v, 172r, 173r, 177r, 178v, 184v, 185v, 186r, 186v, 187v, 188r, 189v109v, 191v; presenza di oro, azzurro; 1v sul margine inferiore al centro, una corona di alloro tenuta da due putti, racchiude uno stemma, all’interno una colomba di profilo rivolta a sinistra tiene nel becco un ramo di olivo; a fianco una stellina gialla a sei punte. Colori verde, blu, rosso e viola; lo stemma è della famiglia Dottori di Padova; lungo il margine esterno iniziale “D”<ominus> mm 92×92, quadro in lamina d’oro, all’interno del quadro si vede un salmista, David, al quale si scorge un paesaggio alberato; David con la mano destra e con gli occhi, indica il cielo. Un ricco ornato di foglie e bottoni d’oro prosegue lungo i margini esterni; sul margine anteriore esterno un uomo a mezzo busto, svestito, si aggrappa tra le foglie; c. 32r “D”<ixit> mm 92×92 all’interno del quadro in lamina d’oro un salmista, David, con l’indice della mano sinistra si tocca la bocca in segno di silenzio. Lungo il margine esterno si prolunga l’ornato con foglie polilobate, fiori e bottoni d’oro. c. 56v iniziale “D”<ixit> mm 85×85; all’interno di un quadro in oro figura a mezzo busto dell’Insipiens, lo sguardo rivolto verso il cielo, ha un aspetto trasandato, coperto con una tunica marrone lacerata e un bastone in mano, l’ornato con foglie polilobate, fiori e bottoni d’oro. c. 81r “S”<alvum> mm 98×102, su campo esterno il lamina d’oro, il corpo della lettera è formato dalle figure di due delfini che guardano verso l’interno la figura di un giovane a dorso nudo immerso nelle acque, da volto spaventato, mentre tenta di nuotare allungando un braccio verso il cielo alla ricerca dell’aiuto divino, l ‘esterno della lettera è simile alle precedenti. A c. 117v iniziale “E”<xultate> mm 98×95, all’interno del quadro in oro l’iniziale racchiude re David a mezzo busto, porta la corona in capo, con le mani giunte e gli occhi verso il cielo; sotto al braccio regge il salterio. L’ornato si prolunga verso l’esterno come le iniziali precedenti. Tutte le miniature sono state eseguite dalla stessa mano. Stilisticamente si possono ricondurre ad Antonio Maria da Villafora nel periodo estremo della sua attività o, meglio ad uno stretto seguace, probabilmente identificabile nel figlio adottivo del miniatore, Bartolomeo Sforza, che si sa attivo nella bottega di Antonio Maria da Villafora.
Legatura: 1501-1525 (legatura di restauro in mezza pelle con reimpiego delle assi); assi in legno; solo per metà dei piatti, la pelle originale è stata incollata su quella nuova; tracce di alcune linee sulla pelle originale; segnacoli; restauro: mezze guardie, guardie, rifascicolatura, numerazione delle carte, pelle del dorso e metà dei piatti, eseguita presso la ditta Paolo Ferraris di Torino nel 1986.
Storia: a IIv presenza della cifra “XII”; questo tipo di cifra la ritroviamo anche nei Corali 12 e 16 di San Giacomo di Monselice; a II’v timbro e segnatura attuale della “Biblioteca Comunale di Monselice Nr 10016”; dalla presenza dello stemma della famiglia Dottori di Padova si può pensare che il corale sia stato donato da un membro della famiglia devoto ai frati francescani minori del Convento di San Pietro in Viminario, che dopo la soppressione del 1769 della comunità religiosa di San Pietro, sia stato trasferito dai frati minori di San Giacomo di Monselice.
Illustratore: Antonio Maria: da Villafora <m. 1511> (DBMI, 36-40).
Possessore: Convento di S. Giacomo <Monselice> (Francescani nel Veneto, 107).
Possessore: Convento di S. Pietro Viminario <Padova> (Francescani nel Veneto, 41).
Restauratore: Ditta Paolo Ferraris.
Committente: Dottori <casa>.
Illustratore: Sforza, Bartolomeo <m. 1522> (Dal Santo, 580-581).
Antiche segnature: Nr 10016, XII.
cc. 1r-185r
Altra relazione di D.I.: Chiesa cattolica (ACOLIT, 1, 133).
Titolo presente: Incipit psalterium nocturnum (c. 1r).
Titolo identificato: Psalterium nocturnum.
Testo inc. Regem venturum dominum (c. 1r), expl. pedes nostros in via pacis deus Israel (c. 185r).
cc. 185r-197v
Altra relazione di D.I.: Chiesa cattolica (ACOLIT, 1, 133).
Titolo identificato: Hymnarium.
Testo inc. Verbum supernum prodiens (c. 185r), expl. audi benignus supplices (c. 197v).
Bibliografia a stampa: T. Bozza, Il Graduale e il Salterio-Innario della Biblioteca Comunale di Monselice, in “Arte Veneta”, 54 (1999), 6-21.
P.L. Bagatin, Tra Università, curia e monasteri. Un miniatore ritrovato. Antonio Maria da Villafora, Treviso 2001, 133.
I manoscritti medievali di Padova e provincia, a cura di L. Granata, A. Donello, G.M. Florio, A. Mazzon, A. Tomiello, F. Toniolo, con la collaborazione di N. Giovè, G. Mariani Canova, S. Zamponi, Firenze 2002, 85-86 nr. 153.
Fonti: Fontes rerum austriacarum. Scriptores, Wien 1855-.
V. Meneghin, San Giacomo di Monselice, Vicenza 1933.
I francescani nel Veneto, Vicenza 1982.
ACOLIT, 1, Bibbia, Chiesa cattolica, Curia romana, Stato pontificio, Vaticano, papi e antipapi, Milano 1998.
V. Dal Santo, Miniatori e “scriptores” presenti a Padova. Notizie d’archivio edite ed inedite (secoli XII-XVI), in: La miniatura a Padova dal Medioevo al Settecento. Catalogo a cura di G. Baldissin Molli, G. Canova Mariani, F. Toniolo, Modena 1999, 573-588.
Dizionario biografico dei miniatori italiani (secoli IX-XVI), a cura di M. Bollati, Milano 2004.
Fondo: Corali.
Lingue: Latino (cc. 1r-185r), Latino (cc. 185r-197v).
Catalogazione: Maria Cristina Zanardi.
Data creazione scheda: 18 luglio 2006.
Data ultima modifica: 4 maggio 2022.
Monselice, Biblioteca comunale, 10017 ( codice miniato) [ come detto è inventariato a Monselice con il numero 10014]
1426-1450 · membr., guardie cartacee · cc. 2 + 400 + 4 (cartulazione: a matita 1-400) · mm 326×235 (c. 400).
Segnatura dei fascicoli: a lettere, a-z, aa-vv (cf. nota sul recto della seconda guardia posteriorea c. 2r).
Foratura: sulle 32 righe di scrittura corrisponde un forellino a sezione triangolare; sulle due righe che racchiudono lo specchio di scrittura del lato a sinistra, vi è un forellino a sezione allungata e sui margini superiori esterni foratura a sezione triangolare.
Rigatura: i margini di scrittura sono racchiusi da due righe Derolez 13.31.
Righe: 32 righe a secco.
Richiami: lungo il margine interno verticalmente, taglio di piede Derolez 12.6.
Scrittura e mani: un’unica mano in cancelleresca; postille su tutto il testo di mano diverse, in cancelleresca.
Stato di conservazione: ottimo: restaurato negli anni 1980-1985 con rifascicolazione e sostituzione della coperta, presenta alcune tarlature sulle ultime carte; sbiadito l’inchiostro della prima carta.
Decorazione: 1426-1450; iniziali: semplici, a penna e/o a pennello; pagine: 20 ornate (cc. 1r, 30v, 46r, 59v, 76r, 86v, 102v, 119v, 130v, 151r, 183v, 197r, 214v, 236v, 262r, 282r, 311v, 331r, 356r, 376r), a penna e/o a pennello; presenza di oro, azzurro; c. 1r mm 10×95, il corpo della lettera “I”<n> rappresenta un drago dorato, presenta due punte sulla testa ed una lunga coda, sul margine inferiore una farfalla viola e verde, racchiusa da motivi bianchi girari, fondo blu; c. 1r mm 24×30 all’interno della lettera “G”<loriosissimam> la figura di sant’Agostino con la mitra e la tunica colore rosa bordata d’oro, iniziale d’oro su fondo blu, margine esterno mm 155×15 ornato con motivi a bianchi girari; sulla estremità superiore un gallo dalla coda dorata con la testa di pesce.
Legatura: 1701-1750 (veneta); assi in cartone; coperta in pelle; decorazione della coperta: a secco, in oro; restauro: la coperta originale dei piatti e del dorso è stata applicata sopra ad una nuova legatura (sul dorso tra il primo e il secondo nervo di cucitura il titolo “D. Avgvst. de Civitate Dei”); tagli spruzzati rosso e grigio.
Storia: sul recto della prima guardia anteriore è stata incollata una vecchia segnatura con indicazioni sul manoscritto: “Nella biblioteca del Monastero di S. a Scolastica in Lubiaco si trova una stupenda Edizione del primo libro stampato della Città di Dio di S. Agostino del 1467. Il presente manoscritto dunque di esso libro deve essere di data anteriore. ved. giu. fatto serie 3a fasc. 62. pag. 666.; a stampa W 80″; sopra è stata fatta una nota di possesso Joseph Busonio Presbyter Monselicensis, ut singularis benevolentiae qua fratres Minores huyus Caenobii, ac Provinciae prosequutum est dum viveret, pervenne aliquod extaret movimentum, Codicem hunc Ms. huic Bibliotecae testamento legavit, sublata cuiq. in posterum eiusdem alienabi, aut quovis modo distahendi facultate. Vita functus est octogenario maior 9: ° kal. Dicembris a. s. 1765. F. J. P.”, la stessa mano continua sulla seconda carta di guardia verso aggiunge una nota di provenienza e di possesso: “Spectat ad Biblioth: m PP. Reformatorum S. Jacobi Maj: Monselicensis F n° 24 liber primus”; sulla c. 2r carta di guardia posteriore.”Quo facilius Codex iste cum editis conferri possit adjeci in superiori parte cuius lib. paginae numeros librorum et in marginae capitum singulorum juxta editionem Venetam anni 1729 a Monachis Cong. S. Mauri adornatum ego F. J. P. a 1767. Regestum An. 1765. appositum a, b, c, d, e, f, g, h, i, l, m, n, o, p, q, r, s, t, u, v, z, aa, bb, cc, dd, ee, ff, gg, hh, ii, ll, mm, nn, oo, pp, qq, vv. Omnes sunt quinteriniones excepto ultimo vv, qui est sexter. Quare totus codex constat quinternionibus. 39, sexterione uno, ex quibus irurgaunt folia. 202, pag 201, pag. 402, fac. 804. L.F. S. R. D”. Antiche segnature “F n° 24” e “W 80”.
Restauratore: Abbazia di S. Giustina <Padova> (Monasticon, 4/1, 69-71 nr. 53).
cc. 1r-400r
Autore: Augustinus, Aurelius <santo> (354-430; DOC, 2, 312-350).
Titolo presente: De Civitate Dei (c. 1r).
Titolo identificato: De civitate Dei, DOC, 1, 314.
Testo inc. Interea Roma Gothorum irruptione (c. 1r), expl. gratias congratulantes agant (c. 400r).
Bianca c. 400v.
Fonti: Dizionario degli Istituti di Perfezione, Roma 1974-2003.
Monasticon Italiae. Repertorio topo-bibliografico dei monasteri italiani, Cesena 1981-.
A. Derolez, Codicologie des manuscrits en écriture humanistique sur parchemin, Turnhout 1984.
V. Volpi, DOC. Dizionario delle opere classiche, Milano 1994.
Fondo: Manoscritti.
Lingue: Latino (cc. 1r-400r).
Codici di contenuto: opera religiosa.
Catalogazione: Maria Cristina Zanardi.
Data creazione scheda: 19 luglio 2006.
Data ultima modifica: 5 novembre 2017.
Utile il libro I manoscritti medievali di Padova e Provincia, curato da Leonardo Granata e altri che alla scheda n. 152 e 153 scheda i ms codici 10014 e 10016 nel link l’immagine della pagina
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