Tra i 336 caduti, grande commozione suscitò a Monselice la morte del sottotenente di fanteria Giuseppe Buccolini, aveva 24 anni. Nato il 6 aprile 1891 a Gubbio, era il figlio dell’Ufficiale del Dazio qui a Monselice. Morì il 14 novembre 1915 all’ospedale da campo 125 per ferite riportate in combattimento sul monte Podgora (vicino Gorizia). Le cronache militari raccontano che “Nell’imminenza dell’assalto continuava a dare, con ferreo animo, disposizione ai soldati anche dopo che una scheggia di granata lo ebbe ferito mortalmente”.
In quello stesso mese morirono: sul Carso Antonio Crema, abitante a San Bortolo; ad Oslavia Silvio Scarparo, abitante in via Arzerdimezzo; sul monte San Michele Secondo Zambelli, abitante in via Moraro.
Il 2 maggio 1917 la prefettura organizzò una pubblica manifestazione al Prato della Valle a Padova per la consegna di una medaglia alla memoria al valoroso sottotenente Buccolini. All’appuntamento si recarono la madre Beatrice Laurenti e la sorella Nelide. Entrambe furono munite di speciali permessi in quanto la provincia di Padova era considerata zona di guerra. Nella nota si precisa che ad entrambe furono rimborsate le spese di viaggio e corrisposto un’indennità di 10 lire (non molto in verità).
La famiglia Buccolini ricevette la medaglia d’argento conferita all’eroico figlio al termine del conflitto. Ricordiamoli per sempre.
Giuseppe è stato un eroe monselicense della Prima Guerra Mondiale, ma è stato subito dimenticato da tutti e per lui non c’e’ stato neppure un ricordo durante il centenario della grande guerra.
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