LA STORIA
Nell’ottobre 1944, per fermare l’avanzata delle forze anglo-americane, i tedeschi avevano costruito una serie di sbarramenti tra Cavarzere e i Colli Euganei, ammassando nell’area del monselicense una grande quantità di munizioni da utilizzare per fermare gli anglo-americani. Per fortuna le sorti del conflitto andarono diversamente e le difese locali furono superate agevolmente dagli alleati. Il materiale bellico non fu neppure utilizzato e rimase sul posto, lungo i fossati o nascosto in qualche improvvisata polveriera.
Terminata la 2^ guerra mondiale – nel 1945 – a San Cosma le granate e i proiettili abbandonati vennero spostati all’interno della scuola elementare. Ma non c’era nessun controllo. Purtroppo alcuni abitanti iniziarono a saccheggiare il materiale bellico scarsamente sorvegliato nelle scuole per venderlo al mercato nero.
Anche i ragazzi del paese, tuttavia, riuscivano a entrare attraverso una finestrella sul retro e a portare via gli ordigni. Il loro pericoloso passatempo consisteva nel togliere la spoletta e far brillare le bombe, come fossero rudimentali fuochi d’artificio. Il primo dramma si compì il 5 maggio 1945 quando, a mezzogiorno, si udì un forte boato provenire da dietro la scuola. Lo scoppio improvviso di alcune munizioni provocò la morte di Sergio Sturaro e Franco Greggio, entrambi di 10 anni. Altri due bambini rimasero feriti: Beppino Sturaro e Idelmino Biondi.
L’incidente si ripeté pochi mesi più tardi, la mattina del 7 ottobre, al termine della messa del fanciullo, si udì una forte esplosione. Accorsero tutti dietro alla scuola, ma il dramma si era già consumato per la seconda volta. Due ragazzi stavano per morire e altri due erano feriti. Il cappellano Don Emilio amministrò l’assoluzione e l’olio santo a Girotto Mario, un’ora dopo morì sul posto. Gli altri furono portati all’Ospedale di Monselice: quattro ore dopo morì anche Carturan Silvio. Sono stati feriti nella stessa esplosione Tresoldi Lucia e Tresoldi Luciano, entrambi abitavano a Pozzonovo, ma in quei giorni soggiornavano presso una zia a San Cosma. Per fortuna si salvarono.
LA RACCOLTA FIRME
Con oltre duecento firme raccolte in poco tempo, la comunità di San Cosma, ha chiesto al comune di ricordare le quattro giovanissime vite spezzate dagli strascichi del conflitto. Da quella richiesta ha avuto origine il cortometraggio. L’Amministrazione comunale – nel 2018 – retta dal sindaco Francesco Lunghi e d’intesa con l’assessore alla cultura Gianni Mamprin, raccolse l’invito e avviò la realizzazione di un docuFilm sulla tragedia. Naturalmente sotto il controllo del parroco della frazione don Aldo Manfrin.
PREPARAZIONE DEL FILM
Tutto il paesello fu coinvolto per raccogliere le informazioni sulla terribile tragedia, nella foto le riunioni presso il patronato con il regista. Un gruppo di lavoro estemporaneo composto da Osvaldo Bovo, Mariateresa Baratto e i famigliari delle piccole vittime : Ezzelino Girotto e Beppino Sturaro ha ricostruito la vicenda sentendo tutti i testimoni e quanti avevano ricordi della tragedia, con l’aiuto del bibliotecario Flaviano Rossetto.
I PROVINI
Nel mese di Aprile 2018 si sono svolti i provini. Un colorato avviso ha raccolto l’adesione di una cinquantina di aspiranti attori locali. Nelle scuole elementari si sono svolti i primi casting con entusiasmo e un po’ di paura. Giovani, anziani, e qualche attore alle prime armi si sono presentati al regista per le tradizionali foto e per provare qualche dialogo. L’attesa era tanta..
LE RIPRESE PER IL FILM
Una trentina sono stati gli ‘attori’ coinvolti direttamente nella realizzazione del cortometraggio e moltissime altre comparse, tutti in costume. I camerini sono stati allestiti nel patronato. Le scene sono state girate in due casolari della campagna di San Cosma. In chiesa sono state effettuate le riprese cinematografiche dei funerali dei ragazzi.
Nella foto le riprese tra i campi… preoccupanti sono state le esplosioni … realizzate utilizzando grossi petardi, molto realistici e rumorosi…
INAUGURAZIONE DELLA TARGA PRESSO LA SCUOLA ELEMENTARE ( 25 aprile 2019)
Il programma prevedeva il ritrovo alle 10 in piazzale Vittoria per l’alzabandiera e la deposizione delle corone d’alloro al monumento dei caduti. Alle 10.30, nel cortile della scuola primaria Daniele Manin, si è svolta la benedizione della lapide dedicata alle Giovani Vittime Innocenti della II Guerra Mondiale.
Un breve video sui discorsi di quel giorno è disponibile qui sotto
LA PROIEZIONE IN CHIESA
Poco dopo è stato proiettato il film presso la chiesa parrocchiale di San Cosma, trasformata in sala cinematografica. Erano presenti moltissime persone. Al termine tanta commozione, occhi lucidi e tanti applausi per tutti.
PRESENTAZIONE DEL FILM ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, AL LIDO
Il film è stato proiettato nell’area destinata alle proposte venete alla mostra del cinema di Venezia 2019. Nella foto il folto gruppo di ‘attori’ che hanno accompagnato la pellicola al festival. Per tutti è stata una festa. L’emozione di vedere gli attori notissimi a pochi metri è stata grande..
Il film il Gioco del silenzio si può vedere qui sotto nel link |
© 2024 a cura di Flaviano Rossetto
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